Sotto la stessa luce
La istallazioni di Back to Nature 2021 – Arte contemporanea a Villa Borghese sono il punto di partenza e lo stimolo per Fiamma Mancinelli e Gianrico Pita del Liceo classico Luciano Manara di Roma per una indagine che ha avuto come tema “l’arte all’aria aperta”.
Sono tanti gli esempi che vedono opere allestite in parchi e non solo (ad esempio “Arte sui cammini”, “Fiumara d’Arte” e il “Parco sculture del Chianti” ed è proprio da questo tipo di mostre che ha preso il via un progetto che ha visto i due studenti, supportati dalla studentessa di Didattica del museo de La Sapienza Giulia Pavesi Astua, impegnati nella ideazione e progettazione di una mostra ideale, allestita ipoteticamente a Villa Pamphilj, a Roma.
Dopo aver ideato la tesi curatoriale dedicata specificatamente alle opere che fanno uso della luce elettrica, si è poi ipotizzato l’allestimento all’interno del grande parco cittadino.
Sono proprio Fiamma Mancinelli e Gianrico Pita a raccontare in prima persona l’esperienza di MAXXI A[R]T WORK.
Sotto la stessa luce
Dopo aver compreso le dinamiche inerenti alla curatela di una mostra, grazie all’incontro con Bartolomeo Pietromarchi (direttore artistico del Dipartimento MAXXI Arte), e dopo aver scoperto le tante mostre allestite all’aria aperta (sia in Italia che all’estero) abbiamo iniziato a lavorare alla tesi curatoriale della nostra mostra immaginaria, intitolata “Sotto la stessa luce”.
Durante le prime giornate del PCTO, seguiti dai tutor del MAXXI, abbiamo selezionato alcune opere che hanno catturato la nostra attenzione.
Ci hanno particolarmente colpito i lavori di Elena Paroucheva,Marinella Senatore, Fabio Mauri, Gjon Mili, Alighiero Boetti e Monica Bonvicini, fatto questo non potevamo immaginare ciò che sarebbe successo nei due giorni successivi.
In base agli artisti e alle opere scelte siamo stati divisi in vari gruppi di lavoro, io e Gianrico siamo formato il gruppo di lavoro più piccolo ma è diventato da subito il nostro punto di forza.
Con la supervisione di Giulia Pavesi Astua ci siamo riuniti per discutere le idee che avrebbero portato, passo dopo passo, alla creazione della nostra mostra.
Da subito abbiamo iniziato a ragionare sul concept del nostro progetto.
La luce è il comune denominatore delle opere selezionate e da qui l’esigenza di trovare uno spazio adeguato e un progetto allestitivo che facesse risaltare ma anche mettere in dialogo le diverse istallazioni.
L’area di Villa Pamphilj che abbiamo individuato è quella circostante Piazzale dei Ragazzi del 1849, luogo ideale per l’allestimento delle diverse opere.
Altro punto sul quale ci siamo soffermati è che la nostra mostra non può essere solo bella da vedere ma, grazie ad un programma di performance ed eventi a tema, deve anche coinvolgere il pubblico rendendolo partecipe in un clima stimolante e rilassato.
Le opere prescelte spingono a riflettere su temi che sentiamo particolarmente importanti: l’inclusività e l’ ecologia.
Abbiamo anche fatto ricerche per individuare un possibile sponsor e un produttore di energia al 100% proveniente da centrali eoliche, idroelettriche e solari sparse sul territorio nazionale.
Per concludere possiamo solo dire che, grazie a MAXXI A[R] WORK ci siamo sentiti parte di qualcosa di importante e che ci appartiene profondamente. E’ stato interessante e istruttivo fare i conti con cosa significa allestire una mostra d’arte nel concreto. D’ora in poi una visita in un museo la vedremo con occhi diversi.
Con i tutor abbiamo potuto lavorare liberamente e dire esattamente quello che ci passava per la testa senza sentirci giudicati. E’ stata un’esperienza che ci ha resi liberi e la nostra immaginazione ha potuto spaziare in lungo e in largo.
Gianrico Pita, il compagno di classe con il quale ho condiviso il lavoro, ha sintetizzato cosa MAXXI A[R]T WORK ha significato per noi scrivendo una poesia dedicata e non avrebbe potuto riassumere meglio questa esperienza:
L’arte è una cosa
Che ci unisce
E chi la guarda
Ne gioisce;
Noi insieme
Abbiamo creato
E cose nuove
Abbiamo acquistato
Esperienze, ricordi ed emozioni.
E tra sorrisi e risate
Andiamo al museo
Per delle visite
O semplicemente per
Delle passeggiate
L’arte può essere una canzone,
Un ballo oppure
Anche una struttura.
Ma qualsiasi cosa lo può diventare
Se lo pensi con la mente
Dell’artista
Perché è lì che si trova
Il punto di svolta
Cinque giorni sono passati troppo velocemente, ma ci hanno lasciato tanto.
Oltre a tute le cose che abbiamo imparato di museologia, di marketing culturale, di valorizzazione del territorio e di arte in generale ci siamo sentiti liberi di poter esprimere la nostra opinione e le nostre riflessioni in un clima capace di stimolarci e di supportarci.
Pensiamo che, nonostante la distanza, sia stato un progetto incredibile portato avanti da persone altrettanto incredibili.
A loro un doveroso e meritatissimo grazie di cuore, non potevamo veramente chiedere di meglio, nella speranza di rincontrarci sia al MAXXI che, chissà, come compagni di un futuro progetto.